CHEST’E NUNN’È CENSURE.
CHEST’È
DEMOCRAZIE!
Chist’è nu blogghe chine e duttur’e.
So tutt’ figli e figli’e e prufessur’e.
Scrivene e chest’. Scrivene e chell’.
Sanne e Furtine e sanne e Foucoll’.
Songhe na
bell’e band’ermeneutiche
E sonene, sonene, pure e rumeneche.
E nui? Nui, o pubbliche simme!
E pure e stecche applaudimme!
E putimme perzine cummentà.
Pecché cà a democrazie nge sta!
Ma si scappasse nu: che cazze!
Venene fore
chill’e cu’e mazze.
Vecchiariè, cheste nun s’à da fà.
Statte zitt’e, ‘mpare e nun fiatà!
No, nunn’è censure chesta cà.
Menene sule pe salvà a Qualità.
Chella Cosa ca sta chiuse là.
Dint’a cape’ re figlie e papà.
* QUESTA NON È CENSURA. QUESTA È DEMOCRAZIA!
Questo è un blog pieno di dottori.|
Son tutti figli e figlie di professori.|| Scrivon di questo. Scrivon di
quello.| Sanno di Fortini e sanno di Foucault.|| Sono una bella banda ermeneutica.| Suonano, suonano, pure di
domenica.|| E noi? Noi, siamo il pubblico!| E pure le stecche applaudiamo!||E
possiamo persino commentare.| Perché qui [sul blog] c’è la democrazia!|| Ma se
scappasse un: che cazzo!| Escono fuori quelli con le mazze.|| Vecchietto, questo non si fa!| Stai zitto, impara e non
fiatare!|| No, questa non è censura.| Picchiano soltanto per salvare la
Qualità.|| Quella cosa che si conserva là.| Dentro la testa dei figli di papà.||
6 commenti:
Fortissima!!! Emy
TAH! DAH!
((che succede?))
e che succede, succede , è che aggiorno la paginetta del mio diario e vedo che moltinpoesia.blogspot.com c'ha un nuovo pezzo (eccccheppezzzzo di "gnocco"!...scherzo Ennio, è per via del tormentone del giorno, faccio la strega, ti tocco e sei Nobel! ).
Mi dico se mi sto sbagliando, già ieri c'era stato un belvedere, di una bella bottega di pane, proprio di pane al pane.vabbuò mi avvicino,risento l'odore lievitato e per un attimo fra me e me, dico che ho sbagliato posto.'sto cazzo di numeratore,pardon personalle compiuterè,manda spesso a un altro paese rispetto a quello dove eri diretta. Insomma d'un tratto mi trovo davanti alla Voce. Affacciandomi su questa valle,già mi trovai una volta a pensare a Lello, ma quando ne lasciai il ricordo, non so cosa successe e venne cancellato di brutto il commento ( sarà sempre questione di questo 'zzo di ordinatore,pardon persona compiutar, insomma u'piccì) .
Però questa volta no , non è lui, è Voce di Ennio..'sta cosa è da impazzire di gioia ,come a cavolo di lupo!(altro che mazza di cane o di micio o di topo!) .. 'sta Voce E' . è quella della carovana teatrante;ma'cche'tti focol o focault, il forte è qui , di fronte a questa Voce messa davanti dietro e di fianco al giocondo di un fare il mondo, che è infatti quello che i signori del pappamondo non vogliono, però poi proprio quelli che potrebbero sfriculiarsi tutti quei signori, so'quelli che s'azzuffano fra loro, o fra loro indifferenti,supposti mecenati, magari ripetendosi la recita che "una risata lì seppelirà"..a chi??? ai padroni del mondo?giù risate( le loro però)
ma ritorniamo a 'sta bella immagine, andante con moto, dell'allegra carovana del pane, poetica delle parole e delle cose che girava per borghi , ghiaccio e calure,dalle pianure alle rocche, dalle fortezze ai villaggi.
Ma chi è ?[(ma che faccio? Emy? :-)]
E' la voce di quei "molti" che hanno addirittura un'isola? a dire il vero sembrerebbe un'isola che c'è . per prendersi a carezze? a mazzate? canto e controcanto? mah!,ancora non ho studiato bene.. tutta l'isola non l'ho ancora girata.
però vado a capo , così per dispettuccio, chissà se compare la mazzata e se compare pazienza.
dunque dunque mi sembra, ma posso sbagliarmi, che quest'isola abbia pochi traghetti, forse i molti non sanno che hanno quest'isola nè che se vi arrivi quasi per caso ,ti viene incontro una carovana del pane, oppure invece è sottoprotezione come montecristo, tenerla incontaminata ai molti che potrebbero capitarvi facendo chissa quanti e quali danni..
ma forse mi sbaglio e post.amento su post.amento,in ogni bastimento di emozione,ancora non è capitato di arrivare al porto o in una baia dove sono i molti..per ora radure ogni tanto abitate da qualcuno del post.o , in cui forse nitida in quel chioschetto con le ruote mi viene incontro un'emyzione, di donna, dalla carovana mentre il Willy dei Molti canta le sue scarpette .
Ennio Abate:
Il mio povero dialetto salernitano avvolto da questa sarabanda bacchica e surrealista di Ro?
Mi gira la testa!
Ciao
Ennio Pane Voce, è passato il giramento di testa ?
:-)
grazie di avermi collocato in quel tipo di danza, grazie davvero di tutta la tua Arte un bel PoVERA
Io dico che ciascuno ha i suoi strumenti guadagnati con certe tecniche e certe necessita' e per mezzo di certe ambizioni raggiunge certi saperi > non distinguo il critico dal lettore, siccome lavorano per la stessa semplice cosa> la comunicazione< e se mi devo servire da chi abbia un mestiere diverso *dal mio, dal tuo, dal loro, lo ammiro e lo apprezzo per le sue tecniche e i suoi saperi.
Delle volte diventa antipatica a noi il tipo di ambizione che spinge ad una data tecnica, a un dato sapere, etc. Ma queste antipatie dipendono dalla diversità, che noi umani troviamo ostica.
Dunque, non sono nella condizione di volere polemica, quanto in quella utopica di volere stabilire una comunicazione tra diversi/uguali posti in relazione.
Poi, da qualche tempo a questa parte, caro Ennio,.... penso alla transitorietà' della esistenza, e penso a quanto poco tempo ci viene concesso per ammirare il mondo, la gente e le parole.... questo nostro tempo ci toglie la contemplazione...
chiuderemo gli occhi e non avremo goduto di nulla.
che peccato.
non avremo goduto di noi rispetto alle persone, alle parole e alle cose che ci si pongono dinanzi in comunicazione... ovvero non avremo goduto della poesia e della sua condizione necessaria, la contemplazione, utile quanto quella dinamica....
un abbraccio.
ahi, in vero mento> polemico, il mio intervento su Milano cosa,m che ti segnalo, ma ho cercato di rimanere gentile...http://www.milanocosa.it/temi-e-riflessioni/poesia-e-critica#comment-4150
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