Giovedì 3 novembre ore 21.00
PASOLINI RIPENSATO E DISCUSSO
NEL 2011
a cura del Laboratorio Moltinpoesia e della rivista FAREPOESIA
a cura del Laboratorio Moltinpoesia e della rivista FAREPOESIA
Intervengono:
Ennio Abate, Natascia Ancarani, Tito Truglia ed altri
Semplificare
Pasolini, riducendolo alla sua omosessualità. Ecco la via imboccata dai critici
bel…politi! […]La visione politica di Pasolini (per me discutibile, ma mai
trascurabile)
deve
diventare una veloce mano di vernice culturale sulla sua omosessualità.
Questa
lettura da bigino radical avrà di questi tempi il vento in poppa. (Ennio
Abate)
Pasolini
raccomanda di salvare, con lo stesso accanimento con cui si conservano i
monumenti o le opere di un artista, anche le testimonianze più umili del
passato. Raccomanda di salvare, per esempio, la stretta viuzza che sale verso
la città di Orte. (Natascia Ancarani)
Noi molto
concretamente e fuori da ogni mitizzazione, pensiamo che Pasolini sia uno degli
strumenti essenziali per costruire una solida coscienza critica e una nuova
poetica agganciata costruttivamente alla realtà. (T. Truglia)
DA FAREPOESIA. RIVISTA DI POESIA E ARTE
SOCIALE / N.5 SETTEMBRE 2011
IL NUMERO
CONTIENE UN AMPIO APPROFONDIMENTO DELLA FIGURA DI PASOLINI
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3 commenti:
Mi sembra opportuno ripetere il seguente intervento in questo contesto poichè interventi e commenti si intrecciano a tematiche pasoliniane.
"Mentre leggevo il n°5 della rivista "Farepoesia",il cui argomento principale è la figura di Pasolini mi sono reso conto dell'attualità del pensiero di questo grande intellettuale.La sua analisi, ancor'oggi pregnante,la sua idea di mutazione antropologica, l'omologazione linguistica, dei corpi e dei pensieri, dei consumi, dei desideri, delle ambizioni, mi fa tracciare un parallelo con l'omologazione più complessa derivante dalla globalizzazione. Parlerei di una degradazione antropologica che va a snaturare il naturale e autonomo evolversi delle comunità umane.
Già, degradazione antropologica, rovina delle comunità umane, omologazione, ambizioni ed in fine globalizzazione...
Eppure siamo qui
immobili nel deserto
dei sentimenti
della spiritualità
mutata
siamo qui manifesti
appesi quasi scollati
nella città dolente
nell'eterno dolore?
Per una sera
a sentir parole
a scuotere la vita
appesi ad un chiodo
come marionette stanche
Riprendiamoci la vita.
Emy
Si potrebbe ripartire dalla frase di Ennio "abbiamo fatto un giro intorno al monumento" per capire un pò di più Pasolini.enzo
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