mercoledì 26 novembre 2025

Epigoni e riti ripetitivi: Cento poeti italiani in difesa della dignità umana (?)


di Ennio Abate

Siamo tutti epigoni di una vecchia storia, vero. E portati alla nostalgia, vero. Ma adesso state a rivendicare cosa? La dignità umana? E che senso ha rivendicarla a genocidio avvenuto? E perché proprio in 100? E perché dovrebbero rivendicarla a parte e soltanto i poeti?


P. s.
Questa la scrissi nel 2007 e vale amaramente ancora di più oggi nel 2025:



La bomba cade

la bomba cade
l'afghano muore
il mercante d'armi brinda

il papa prega
il terrorista si prepara
il pacifista manifesta

il poeta scrive versi ispirati
alla bomba che cade
all'afghano che muore
al mercante d'armi che brinda
al papa che prega
al terrorista che si prepara
al pacifista che manifesta

contro la bomba che cade
sempre su un altro:
afghano, irakeno, kosovaro, ceceno, etc.

che muore
che non brinda
che non manifesta
che non scrive versi
che lontano, lontano
riceve solo la bomba
della nostra intelligenza.

Dicembre 2007


Nota

Per altri precedenti riti ripetitivi vedi: 
Sull’antologia “Calpestare l’oblio”

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