di Ennio Abate
mercoledì 16 aprile 2025
SU "Sotirios Pastakas: In principio era la Poesia"
di Ennio Abate
lunedì 14 aprile 2025
Poesia, guerra, ipocrisie
di Ennio Abate
MIO COMMENTO AD UN ARTICOLO DI LE PAROLE LE COSE
https://www.leparoleelecose.it/?p=51251
"La poesia come atto di resistenza. La forza delle parole come tentativo di salvezza. "
Ma ci credete? E dove stanno le nostre poesie come "atto di resistenza" da mettere accanto a queste? O gli articoli di riflessione sul 7 ottobre e sui massacri israeliani che da allora si sono moltiplicati (o sono proseguiti)? Questo articolo mi sembra un tardivo e ipocrita obolo agli agonizzanti abitanti di Gaza ( "Per ogni copia venduta Fazi Editore donerà 5 euro ad Emergency per le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza") gettato loro passando di corsa, senza guardare in faccia né questi sconosciuti "dieci autori palestinesi" né quelli di cui parlano nei loro poveri versi. E continuando a tacere sullo scandaloso silenzio della maggior parte dei politici e dei nostri concittadini italiani sul massacro dei palestinesi da parte dei soldati israeliani che da mesi li rastrellano e li ammazzano.
mercoledì 9 aprile 2025
sabato 5 aprile 2025
Eugenio Grandinetti
il frenetico battere delle ali
di falene che muoiono
sbattendo inutilmente contro i vetri
senza riuscire a ritornare libere.
“Poche figure della poesia italiana contemporanea si sono mantenute appartate quanto [Eugenio Grandinetti]. Privo di ogni evidente ambizione letteraria, lontano da gruppi, riviste, salotti, non sostenuto da editori nemmeno minimi, la sua parabola letteraria si è svolta tutta nell’ombra, sostenuta da un piccolo manipolo di amici e da qualche bolla della Rete (in particolare i blog “Moltinpoesia” e “Poliscritture”). Eppure, nel suo essere uomo modesto e defilato, poeta che non ha cercato la notorietà e che il successo non ha mai nemmeno sfiorato, brilla qualcosa che va al di là di un semplice esercizio espressivo o stilistico e si connette a un destino comune, a una dimensione tutt’altro che privata e solipsistica”.
dalla Prefazione di Paolo Giovannetti
L'antologia delle poesie di Eugenio Grandinetti
è a cura di Ennio Abate
con la collaborazione di Laura Cantelmo, Rosa De Meo e Anna Maria Grandinetti
Prefazione di Paolo Giovannetti
Zacinto edizioni
Anno: 2025
Pagine: 208
ISBN: 978-88-31323-73-4
*https://www.biblionedizioni.it/prodotto/poesie/
venerdì 4 aprile 2025
Un incontro. Oggi alle 18 a Milano
Riapro Lisiàt, uno scritto di Fortini del 1975, leggo: Uno sfoglia queste carte [la biografia del partigiano Lisiàt (Athos Iovi) fucilato il 1° settembre 1944] e subito pensa che quella era una vita, così ridotta dal tempo trascorso....
«Che cosa significa: “ricordano”?» si chiedeva Fortini, ponendosi dinanzi all’ombra di Lisiàt dal punto di vista di un noi ancora capace di farsi carico del passato della Resistenza. Diceva di Lisiàt: «è degno di ricordo perché difese la giusta parte». Anche di Fortini si può dire lo stesso. Come Lisiàt, fu nel suo tempo dalla parte giusta
giovedì 27 marzo 2025
sabato 22 marzo 2025
mercoledì 12 marzo 2025
mercoledì 5 marzo 2025
OSCURATI DAGLI SCURATI
di Ennio Abate
@ Loredana Lipperini
certo che essere turbati
dagli articoli di Scurati
a favore della guerra
vuol dire terra terra:
come li abbiamo dimenticati
i nostri antenati incarcerati
perché rivoluzionari coraggiosi
e non scrittorucoli famosi!
sabato 1 marzo 2025
lunedì 24 febbraio 2025
FRAMMENTI DI UN DISCORSO SU FRANCO FORTINI NEL 2025
A COLOGNO MONZESE
di
"NEI DINTORNI DI FRANCO FORTINI. Letture e interventi (1978-2024)
Ennio Abate risponde a tre domande: -rapporti tra generazioni; - messaggio positivo e/o negativo del comunismo di Fortini; - Pasolini e Fortini.
lunedì 17 febbraio 2025
Percorsi PerVersi di domenica 16/02/2025
sabato 15 febbraio 2025
venerdì 14 febbraio 2025
domenica 9 febbraio 2025
RIORDINADIARIO 2010/MOLTINPOESIA/EUGENIO GRANDINETTI
Ieri era la prima volta che il Lab. Moltinpoesia usciva “in trasferta”, ospite della Casa della Poesia al Trotter di via Giacosa, omologa ma considerata di “serie B” (è il caso di dirlo o, per ipocrisia, tacerlo?) rispetto alla Casa della Poesia della Palazzina Liberty. Mentre ci andavo pensavo: Che bello! Così cominciamo a funzionare da laboratorio itinerante, come tante volte abbiamo auspicato.
1
Ciò che chiamo meraviglia
di Anna Catastini
Non
interrate
neppure
rese edibili
ma
nascoste
dimenticate
nel buio
ora
riemergono
anime
vegetali
liberate
mutate
in foresta
al
mio sguardo
innamorato
che
si bea
delle
piccole cose.
venerdì 7 febbraio 2025
martedì 4 febbraio 2025
Contro i panegirici
De Angelis è un buon poeta della tradizione ermetico-orfica. Su questo non ci piove. Ma perché lodarlo in continuazione? Leggo sulla pagina FB di Viviana Nicodemo (qui) la recensione di Roberto Galaverni su "Poesie dell'inizio 1967-1973" di Milo De Angelis, dove tra l'altro il critico scrive: "c'è già tutto lì, c'è già il suo modo". E mi chiedo: ma perché quello che è quasi la norma per tanti (la maturità poetica che si intravvede già nella produzione giovanile) deve essere presentata come fatto eccezionale? E da applaudire poi? Perché questi panegirici? E’ questa la critica che serve? A De Angelis o alla sua corte?
venerdì 31 gennaio 2025
giovedì 23 gennaio 2025
RIORDINADIARIO (13 febbraio 1986)
come se - statua di marmo - fissasse
me nudo e meridionale e con toppe
(ed io la pensavo amica!)
povera parola
insisti al naturale presepe
puah, inceppata
adagiata in quel dialetto dei bottegai!
giovedì 16 gennaio 2025
giovedì 9 gennaio 2025
Nel boschetto
Un brav’uomo nel boschetto Lavorava di seghetto. Tagliato ormai l’ontano Bisognava metter mano Separando dalle frasche Vittoriose di burrasche Rami grossi, ramettini Lavorar da certosini.
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giovedì 2 gennaio 2025
Nei dintorni di Franco Fortini. Introduzione

di Ennio Abate
Questa è la versione definitiva dell’Introduzione al mio libro “Nei dintorni di Franco Fortini” che dovrebbe uscire prossimamente. La pubblico qui su Poliscritture in questo 1° gennaio 2025 non tanto per pubblicizzare il mio lavoro ma come augurio a me stesso e a quanti come me non hanno voluto mai metterci una pietra sopra alle speranze del ’68-’69. Buon anno.
giovedì 26 dicembre 2024
E GIA' I POETI IN TEMPI DI GUERRA...
di Ennio Abate
"Raimondi
tende, forse da sempre, a spostare la propria attenzione dall’antagonismo etico-politico alla conciliazione etico-morale,
cioè al piano dell’esistenza in cui è ancora possibile o almeno
sperabile costruire una forma di armoniosa condivisione. "
(Pusterla)
E
già, I poeti in tempi di guerra dell'antagonismo etico-politico se
ne sbarazzano volentieri, senza rimorsi. E, come preti - ah, la
"sporca religione dei poeti"! - mirano alla conciliazione
etico-morale. Si perdonano, ma saranno perdonati? Temo e spero di no.
Anche perché fingono di non sapere che è impossibile costruire
questa benedetta "forma di armoniosa condivisione"
esclusivamente sul "piano dell'esistenza". A meno di non
contentarsi di coltivare il proprio giardino
poetico-esistenziale-quotidiano (se lo hai) disinteressandosi a fatti
come questi: " I cadaveri attirano branchi di cani che vengono a
mangiarli. A Gaza la gente sa che dovunque veda dei cani è meglio
non andare".
*Mio commento a
Su “L’Atalante” di Stefano Raimondi
domenica 22 dicembre 2024
mercoledì 18 dicembre 2024
venerdì 13 dicembre 2024
mercoledì 27 novembre 2024
Poesia per un esodo
sabato 16 novembre 2024
lunedì 11 novembre 2024
Consigli al giovin scrittor d’oggi (1998)
di Ennio Abate
1.
Se/
obbligato ai tic e vivaci moine
per salotti e soirées/ fra ceti
medi e alti
hai corso
qualcosa di grandioso e
abietto/ sullo sfondo
e in filigrana
feroci e oscure
circostanze
sveli
la tua cartamoneta scritta
Piena
di leggerezza/ allor
sarà nel crash delle utilitarie
la
tua danza davanti alla ghigliottina