sabato 30 ottobre 2010

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Nicoletta Czik
Neve neve

                                                                                                                                     


Neve neve
che tolta la testa
dai campi
pur vedo
nel fianco marrone
terreo prato in riposo
o casale
tra crosta e cemento
o torrente in rapina
nell’argine vuoto
o burrone
tra fango ancestrale.
O nel volo del vento.
Sostiamo davanti
all’orma che manca
tormento di piume
e ormeggio di bianca
sostanza di pace.
Chiodo sull’uscio
ruotante 
uccello rapace
fanatico mondo di ciechi
e piloti del vero.
Lunatico cosmo
e bianco abbagliante
sembri, non sei
sono io l’incapace.
Muoviamo insieme
nel fitto silenzio
è pur bella la neve
è pur fresca;
di sangue pulsante
assale la vampa
iniquo dispendio
e gialla Manhattan
argilla e acciaio,
aerea
di singoli
e angeli
e fosse
e anfratti
e catene
e catrame
e disgeli di ossa
e di stanze
e finestre
e noia
di seme inespresso
e demenze

-  o neve
pur bella  -

Ora piange
la bruna figura
dell’orso
sul libro;
bambino tu eri,
ti dolevi
tanto ti dolevi
perfino di gioia
tu ti dolevi.
Aspettavi neve
e fiore o fiori
posavi
ad ogni giro
di pagina
il collo
e la testa
sulla neve
e aspettavi,
come un fiore.
E forse mormoravi:
neve, tu sei,
neve neve
neve,
            neve –
(Che meglio non era
           se buona e vera…)


      Giugno 2003

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